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Le proprietà del Pino Mugo

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Nome scientifico: Pino Mugo (var. Uncinata) Pinus Mugus

Famiglia: Pinaceae

Colore: verde, giallo-verde.

In Italia: Alpi occidentali, Appennino Piemontese

Nel mondo: Alpi centro-occidentali, Pirenei Diffusione rara Proprietà: anticatarrale, antiputrida, balsamica.

Il Pino Mugo, a differenza degli altri, si presenta sotto forma arbustiva contorta e bassa, tanto che la raccolta dei suoi germogli si effettua con una certa facilità che permette di scegliere la parti migliori e di non rovinare la pianta. Il Mugo è diffuso in un areale piuttosto limitato comprendendo le Alpi Orientali, Centrali ed i Carpazi. La sua altezza non supera i 3-4 metri ed il portamento spesso è prostrato. Il termine italiano deriva dalla lingua latina pinus che, a sua volta, deriva dal greco pitus, termine usato da Teofrasto riferendosi al Pino selvatico. Pitus era un’amante del dio Pan, la stessa divinità mitologica che Ovidio ci descrive mentre si cinge la chioma con ramoscelli di pino. Molti altri autori dell’antichità quali Virgilio, Orazio, Properzio, hanno citato le varie specie di queste piante aghiformi che producevano resine aromatiche e che venivano usate soprattutto per produrre la pece. Ippocrate e Dioscoride ne lodavano le loro proprietà e ne consigliavano il loro impiego per curare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

D’allora sono trascorsi molti secoli e anche le terapie moderne non si discostano da quelle antiche e l’azione balsamica e anticatarrale dei preparati a base di pino sono attualmente in uso. Ma la conoscenza scientifica ha allargato gli orizzonti anche in questo campo scoprendo che l’estrazione di alcune sostanze medicamentose sono più concentrate in una specie piuttosto che in un’altra.L’olio essenziale di pino è impiegato sia in Aromaterapia che in preparati cosmetici di alta qualità ed efficacia. La specie Mugo, come abbiamo visto, è la più rara, ma per fortuna è anche ricchissima di resina perché vive in quote montane più alte perciò più esposte ai raggi caldi del sole che stimola la pianta a secernere maggiore quantità di resina e migliore qualità.

Questo spiega l’uso popolare della raccolta delle sue gemme da parte degli abitanti delle montagne che da secoli preparano sciroppi di raccogliendo le gemme, coprendole di zucchero o miele e lasciandole macerare al sole fino a che si formi un liquido ambrato che, opportunamente filtrato e imbottigliato, diventa lo sciroppo per l’inverno rigido di quelle contrade.Le migliori essenze di pino sono quelle provenienti dalla Russia nordorientale e dal Tirolo austriaco che, per l’appunto, è quella di Pino Mugo. Il suo uso è utile sia per via interna che per via esterna.

Via interna: Apparato digerente-escretorio: calcoli alla vescica, cistiti, disturbi renali Apparato respiratorio: tutte le affezioni delle vie respiratorie come bronchiti, asma, influenza. Sistema nervoso: debilitazione generale. Testa: sinusiti.Via esterna: antisettico, riequilibrante dello strato epiteliale in saponi, bagni-schiuma, detergenti, dopobarba, lozioni per il corpo, creme ecc.Bisogna tenere presente che, come tutti gli oli essenziali, l’uso esterno ha effetto anche per i problemi interni del nostro corpo (se lo massaggiamo con lozioni o creme al pino tutti gli organi ne trarranno vantaggio). Il pino mugo, in Aromaterapia, è un olio di tono medio cioè agisce sulla maggior parte degli apparati corporei e sul metabolismo generale.

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