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Bonsai – I piccoli alberi

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BonsaiStan

Albero in vaso, questo è il significato della parola giapponese “bonsai”, ma non tutti sanno che non hanno avuto origine in Giappone, bensì in Cina, già nel III secolo a.C. secondo alcune testimonianze storiche.

Ma è solo dalla prima metà del 1900 che l’intero mondo ha conosciuto ed apprezzato la cultura del bonsai, e questo interesse largamente diffuso e crescente ha fatto sì che nascessero ovunque scuole dedicate allo sviluppo, la coltivazione e l’esportazione di alberi bonsai.

I tempi di lavorazione lunghi e la necessità di cure costanti rendono questa pianta un piccolo capolavoro e quindi piuttosto costosa, ma anche se oggi si possono trovare praticamente ovunque, dal supermercato alla sagra di paese, il mio consiglio per l’acquisto è di rivolgersi comunque a un negozio specializzato o a un vivaista, magari optando per varietà non troppo esose, per iniziare. Vediamo insieme quali accorgimenti usare per la scelta, il posizionamento e la cura di questo incantevole piccolo gigante.

Chi sceglie un bonsai possiede sicuramente un’innata sensibilità estetica, fatevi guidare quindi dall’attrazione spontanea nella scelta della pianta, ma tenete sempre presenti questi fattori:

-Se è presente del muschio sulla superficie della terra, significa che il rinvaso è stato effettuato da molto tempo. Se assente, significa che il rinvaso è stato fatto molto di recente, di conseguenza il bonsai sarà in una fase delicata e avrà meno radici.
-Se è posizionato su una roccia, le radici devono avvolgerla elegantemente e affondare ben salde nel terreno.
-Non lasciatevi ingannare dalla presenza di oggetti decorativi, come ponticelli, pagode ecc.., che suggeriscono una grande cura dei dettagli ma possono anche distogliere l’attenzione da eventuali difetti della pianta.
-Questa deve avere nell’insieme un aspetto armonioso, esattamente come negli alberi di dimensioni normali, e cioè chioma folta, tronco sviluppato, radici ben distribuite e non accavallate, e ramificazione regolare.
-Foglie, ed eventualmente fiori e frutti, devono essere piccoli, sani e del colore proprio dellla stagione, l’unica eccezione è il bonsai di glicine, del quale non si possono miniaturizzare i fiori.

Le piante utilizzate sono di specie sempre piu’ ampie per adattarle ai diversi climi mondiali, troverete quindi una certa varietà, e sarà necessario tener presente le caratteristiche dei bonsai da interno e da esterno, sia nella scelta che nel posizionamento.

Anche chi non possiede giardino o balcone può avere un bonsai, infatti le specie originarie dei tropici, che vivrebbero all’aperto nel luogo di origine, sono ideali per l’interno. Questo perchè con il clima continentale dell’Europa, possono sopravvivere solamente in serre riscaldate o appunto in appartamento. Scegliete attentamente la posizione ideale, protetta da correnti d’aria e luminosa, al riparo da fonti di calore e sbalzi di temperatura, non in basso e non accanto ad altre piante, ed evitate di spostarla.

Bonsai_Red_Japanese_Maple

Per i bonsai da esterno, tenete presente che è indispensabile rispettare i cicli naturali delle stagioni, proprio come per gli alberi che crescono in natura, quindi a meno che la temperatura non scenda sotto i 5°, evitate di portarli in casa per proteggerli dal freddo, il calore innaturale causerebbe una primavera prematura, e questo potrebbe danneggiare la pianta più di una gelata. Se necessario potete interrare il vaso, se avete un giardino, oppure rivestirlo, sempre e solo fino alla base del tronco, con carta, lana o paglia. Evitate anche di posizionarlo in un punto troppo esposto a forti venti.

La cura del bonsai prevede delle operazioni da effettuare regolarmente: l’annaffiatura, la nebulizzazione, la concimazione, il rinvaso, la potatura, la defogliazione e la legatura.
Se avete seguito il consiglio di rivolgervi a un vivaista o rivenditore specializzato per l’acquisto, per le ultime quattro fasi elencate potrete contare sul suo aiuto, è importante infatti vedere con i propri occhi ciò che poi sarete in grado di fare da sole a casa.
Per quanto riguarda l’annaffiatura bisogna evitare gli eccessi e il ristagno dell’acqua, annaffiare d’estate la sera e d’inverno al mattino, mai se c’è il rischio di gelate, usare preferibilmente acqua piovana, oppure del rubinetto, mai minerale o distillata. Per la frequenza tenete presente che tra due annaffiature la terra in superficie deve essere asciutta.
La nebulizzazione rinfresca l’albero, lo libera dalla polvere e ricrea un’umidità ambientale favorevole, è pertanto complementare all’annaffiatura. Fate solo attenzione a non nebulizzare eventuali fiori, per non farli appassire, e sopratutto d’estate svolgete questa operazione al riparo dal sole per evitare che le foglie si brucino.
Come per l’acqua anche la concimazione non deve essere eccessiva e mai d’inverno e d’estate, mai su alberi in cattivo stato o rinvasati da poco. Il concime più indicato è quello organico a lenta cessione; lo troverete in granuli, polvere o liquido, consiglio quest’ultimo che si diluisce nell’acqua dell’annaffiatura.
Non lasciatevi spaventare dalla complessità dell’arte del bonsai, pian piano apprenderete le nozioni necessarie alla cura e al mantenimento dell’affascinante piccolo albero, e il poco tempo trascorso a svolgere tali operazioni si tramuterà in piacevole relax dandovi risultati di cui sarete fiere.

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